La Chiesa di San Giovanni Battista, sita nel centro storico di Regina, è ancora oggi l’unico luogo di culto per gli abitanti della frazione. La sua costruzione si fa risalire alla fine del 1300. Sulla Chiesa, scrive il Prof. Lamonaca, “è stata elevata ad Arcipretura da Filippo II di Spagna con l’approvazione del vescovo di Bisignano che ne diveniva anche Barone. La chiesa anticamente era molto più piccola di come è oggi.
In seguito ad alcuni terremoti, in particolar modo quello del 1638, fu distrutta. Successivamente venne ricostruita modificandone le strutture originarie. Fu ingrandita nel 1800 quando a causa del mal tempo cadde la cupola. Non subì altre modifiche sino al 1925, anno in cui iniziarono i lavori di restauro, durante i quali, sotto l’altare sono stati ritrovati alcuni stemmi appartenenti a diverse famiglie Spagnuole.
Alcune di queste famiglie vissero anticamente a Regina, fra queste è da ricordare quella di Tommaso Loria o Lauria che era discendente da Andreotto Loria o di Loria da Barcellona Vice Ammiraglio di Ruggero di Loria”51. Ancora oggi è possibile ammirare la fonte battesimale, di forma concava su base marmorea, che è l’unica parte rimasta integra e nella sua forma originaria del 1300. E’ presente anche una tela che raffigura il matrimonio della Madonna, l’autore è anonimo ma si presume che l’opera risalga al 1700.
All’interno è presente anche la statua di San Francesco di Paola che è il Santo Patrono della frazione di Regina. Gli abitanti del luogo sono molto legati al Santo Calabrese tanto da dedicargli ogni anno, ad agosto una festa patronale. Accanto alla chiesa, che si affaccia sulla piazza che porta il nome di San Giovanni Battista, è posta la casa del Pretore. Elemento di rilievo della Chiesa è il portale laterale“del secolo XVII-XVIII opera di artigiani che utilizzavano la pietra locale. Secondo il Barillaro tale rosone è opera databile nel 1600.
Il precedente portale era scolpito e decorato con motivi naturalistici e con un leone rampante di stile rinascimentale” 52. Altra peculiarità che arricchisce il muro di cinta della Chiesa è una rosa traforata monolitica a raggiera, probabilmente opera di scalpellini del XIV secolo. Dal punto di vista documentale, all’interno della Chiesa è conservato il registro Parrocchiale dove sono riportati tutti i nomi dei nati durante gli anni 1817-1839.
Un registro che conta 332 nomi con la particolarità che l’ordine alfabetico è disposto per nome e non per cognome come di consuetudine. Molto probabilmente la scelta è legata al culto dei Santi, in altre parole l’elenco può essere letto a livello di onomastico. Altro documento di innegabile valore storico è il Registro Parrocchiale dove è riportato, in data 21 Gennaio 1626, il battesimo di Ottavio Francesco Giuseppe Antonio Pignatelli destinato a diventare Papa Innocenzo XII.
