La chiesa di Sant’Antonio è stata ristrutturata nel 1980, ma incerta è la data di quando è stata fondata. L’ingresso è preceduto da un portico. Il suo portone è in legno e su di esso si trovano immagini dipinte di Sant’Antonio. La struttura, in origine, faceva parte di un più vasto complesso architettonico-conventuale dedicato per l’appunto a San Antonio da Padova.
I resti delle celle dove abitavano i monaci, il chiostro oggi adibito a cimitero nel quale si trovava il pozzo a forma esagonale, andato completamente perduto, nonché l’arco antistante il portale d’ingresso, indicano che l’opera risale ad un periodo compreso tra fine del XVI sec. e l’inizio del XVII sec. Sull’arco del portale, infatti, è incisa la data 1585.
Si può sostenere che è proprio la forma del portale d’ingresso della chiesa che trova riscontro con alcuni dei monumenti più importanti presenti nel circondario di Lattarico e precisamente: l’arco d’ingresso laterale della chiesa dedicata a San Giovanni Battista a Regina e quello antistante la chiesa di Santa Chiara a Montalto Uffugo18. Il portone è di legno e su di esso sono dipinte a mano le immagini di San Francesco e di San Antonio.
L’interno si presenta ad aula con cinque colonne per ogni lato delle pareti, sormontate da capitelli di stile corinzio. L’arco sacro in pietra di tufo introduce all’abside, al centro del quale si trova l’altare a muro. Degno di nota è il pulpito costruito in legno, sul quale il sacerdote saliva per le prediche.
Sulla parete centrale dell’abside, una trabeazione costituita da quattro colonne circolari scanalate e di stile corinzio, racchiude un’ampia cornice in pietra che un tempo conteneva un crocifisso ligneo, oggi conservato nella chiesa Parrocchiale. Il sottotetto è in legno e al centro è dipinta la figura di San Francesco di Paola. In una nicchia a fianco il pulpito si trova la bellissima statua in marmo della Madonna delle Grazie con il bambino in braccio, rappresentato nell’atto in cui benedice con la mano.